Questa campagna e conclusa.



Brasile: fermare gli attacchi al sindacato nell’Università di San Paolo


In collaborazione con il CSP Conlutas, centrale sindacale nazionale brasiliana combattiva, fondata sulla lotta di classe, indipendente e internazionalista, e il SINTUSP, che rappresenta 14.000 lavoratori tecnici e amministrativi presso la più grande università del Brasile, l’Università di San Paolo.

n sintonia con l’ondata di attacchi ai diritti sindacali, Marco Antônio Zago, il presidente della più grande università del Brasile, l’Università di San Paolo (USP), persegue ostinatamente il suo progetto dichiarato di ”eliminare il sindacalismo nel campus”. In aprile I lavoratori e i loro sostenitori hanno respinto il tentativo di allontanare il sindacato dai suoi uffici. Ora, durante il periodo di vacanze di dicembre, la presidenza ha ottenuto l’ordine giudiziario di espellere il sindacato dai suoi uffici per mezzo della polizia e dei militari, se necessario.

Il SINTUSP, in accordo con ogni amministrazione fino ad oggi, ha occupato degli uffici nell’università fin dalla sua fondazione. L’ultima volta in cui un presidente dell’università tentò di rimuovere fisicamente il sindacato fu il 1979, durante la dittatura miliare. Ora, sotto la democrazia di “Zago”, il sindacato è stato sfrattato senza alcuna trattativa e senza alcuna base giuridica. Questa è una dichiarazione di guerra contro i lavoratori dell’Università di San Paolo” e, allo stesso tempo, è una dichiarazione di guerra contro la comunità accademica e il diritto fondamentale di organizzare l’intera classe lavoratrice. La direzione, inoltre, ha licenziato dirigenti sindacali e ha avviato numerosi procedimenti legali contro i dirigenti e i militanti di SINTUSP. Questi lavoratori si sono impegnati a combattere tutti i tentativi volti a “eliminare il sindacalismo dall’Università di San Paolo”.




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