Questa campagna e conclusa.



Turchia: dopo circa un anno di picchetti, è arrivato il momento per la DPDHL di negoziare con il sindacato

In partenariato con la Federazione Europea dei Lavoratori del Trasporto, che rappresenta oltre 5 milioni di lavoratori del settore del trasporto, appartenenti a 230 sindacati di settore in 42 paesi europei

Dopo il successo della campagna di adesione sindacale presso la divisione della DHL Express, il Sindacato Turco dei Lavoratori del Trasporto e dei Veicoli a Motore – TUMTIS – ha chiesto il riconoscimento del sindacato. La legge turca prevede che con la conferma del riconoscimento del sindacato da parte del ministero del Lavoro, i negoziati devono avere inizio. Nonostante il fatto che il sindacato TUMTIS abbia organizzato in sindacato il numero di lavoratori richiesti dalla legge turca, la DHL Express in Turchia si rifiuta di riconoscere il sindacato.

In seguito al riconoscimento sindacale ottenuto da TUMTIS, la DPDHL Express ha presentato ricorso l'8 marzo del 2017. L'opposizione è una tattica utilizzata per prolungare il processo per il riconoscimento del sindacato, aumentando nel tempo stesso la pressione sul singolo lavoratore attraverso licenziamenti mirati, intimidazioni, discriminazioni, e vanificando le richieste dei lavoratori espresse nella campagna organizzativa del sindacato.

Gli iscritti al TUMTIS sono in sciopero da oltre 300 giorni (dal 17 luglio del 2017), per protestare contro il rifiuto della DPDHL Express di riconoscere il loro diritto alla contrattazione collettiva.

Chiediamo che la DHL Express in Turchia proceda rapidamente all'apertura dei negoziati.




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