Questa campagna e conclusa.



Ungheria: fermiamo la legge schiavista

In partenariato con la Confederazione dei Sindacati Ungheresi (MASZSZ).

Il parlamento ungherese ha adottato il 12 dicembre la “Legge schiavista” che potrebbe richiedere ai lavoratori di prestare lavoro straordinario fino a 400 ore l'anno. Inoltre, il periodo di riferimento è aumentato a 36 mesi. La legge è stata varata senza un'adeguata consultazione con le parti sociali, attraverso un uso illecito delle procedute parlamentari.

Le modifiche creeranno un peggioramento significativo della situazione dei lavoratori, introducendo praticamente una settimana lavorativa di 6 giorni. Sebbene collegato all'accordo delle parti interessate, il rapporto di potere nel mondo di lavoro non è un partenariato equo tra il datore di lavoro e il lavoratore. Il dipendente si trova sempre in una posizione vulnerabile, molto spesso non è in grado di contestare le richieste dei datori di lavoro. L'estensione del periodo di riferimento dell'orario di lavoro a tre anni, significa che il dipendente potrebbe essere obbligato a prestare lavoro straordinario per un periodo lungo, nell'attesa di una compensazione che avverrà dopo anni. Questa legge è contraria alla direttiva sull'orario di lavoro del 2003/88/CE che fissa il periodo di riferimento ad un massimo di 12 mesi.

I sindacati ungheresi rifiutano queste misure che sono contro le condizioni di lavoro eque e dignitose. Negli ultimi giorni, grandi masse sono scese nelle strade per partecipare ad azioni di protesta forti.

La Confederazione dei Sindacati Ungheresi (MASZSZ) chiede il ritiro della legge e fa appello al Presidente dell'Ungheria affinché non firmi la legge e la rinvii al Parlamento. Il MASZSZ chiede che sia realizzata una consultazione corretta ed adeguata con le parti sociali.
Presidente, non firmi la Legge schiavista!




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