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Cina: liberare gli attivisti per i diritti del lavoro in prigione per aver esercitato la libertà sindacale

In partenariato con la Confederazione dei Sindacati di Hong Kong, l’unica federazione sindacale indipendente e democratica in territorio cinese, e con la Globalization Monitor, ONG situata a Hong Kong che monitora gli effetti sfavorevoli della globalizzazione capitalista sui lavoratori e sull’ambiente.

I lavoratori in Cina sono stati da tempo privati della libertà sindacale e del diritto di organizzare sindacati indipendenti. Secondo la legge del lavoro in Cina, la Federazione dei Sindacati di Tutta la Cina (ACFTU), che è effettivamente subordinata al Partito Comunista, ha il potere per legge di organizzare tutti i sindacati, inclusa la creazione dei sindacati di base. Pertanto, i sindacati riconosciuti legalmente raramente sono organizzati in modo indipendente e in base agli interessi dei lavoratori, costringendo molti lavoratori a ricorrere ai propri mezzi per auto organizzarsi nelle vertenze di lavoro e nelle rivendicazioni.
I lavoratori della Jasic Technology, un impianto che produce attrezzature per la saldatura nel sud della Cina, sono stati licenziati nell’estate del 2018 dall’azienda per aver organizzato il proprio sindacato e sono stati successivamente arrestati da funzionari di governo con l’accusa di “assembramento di persone che disturbano l’odine sociale”. Ad oggi, oltre 40 persone sono ancora in stato di detenzione, tra cui rappresentanti di lavoratori, sostenitori di studenti, e personale del centro comunitario e della ONG che si interessa di questioni legate al lavoro. Nel gennaio del 2019, numerosi difensori dei diritti del lavoro, che da tempo si battono a nome di diverse ONG che si interessano di questione legate al lavoro, sono stati anch’essi arrestati.
Nel gennaio del 2019, numerosi difensori dei diritti del lavoro, che da tempo si battono a nome di diverse ONG che si interessano di questione legate al lavoro, sono stati anch’essi arrestati. Il Governo cinese sta esercitando evidentemente una vasta repressione, ricorrendo a mezzi coercitivi nei confronti degli attivisti sindacali che esercitano il diritto fondamentale alla libertà di associazione e di espressione, e tali detenzioni arbitrarie costituiscono una violazione dei diritti sindacali.
Con il presente appello, la Confederazione dei Sindacati di Hong Kong (HKCTU) e la Globalization Monitor (GM) chiedono al Governo cinese di liberare e di ritirare le accuse contro tutti i lavoratori, gli attivisti del lavoro ed i loro sostenitori trattenuti penalmente per aver esercitato il diritto fondamentale alla libertà sindacale, di porre fine alla repressione contro tutti gli attivisti sindacali e contro l’attività sindacale indipendente, e di garantire che le leggi rispettino i principi fondamentali dell’ILO di libertà sindacale.




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